Il protocollo definisce in maniera sistematica le varie fasi dell’accoglienza e della presa in carico delle alunne/degli alunni con Disturbo Specifico dell’Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali

“PRESENTAZIONE DOCUMENTAZIONE”

“GENITORI”

Consegnano diagnosi in segreteria –  Scarica il modulo nella sezione MODULISTICA
a) all’atto dell’iscrizione
o
b) al sopraggiungere della certificazione*
*Per gli alunni che frequentano gli anni terminali di ciascun ciclo scolastico la diagnosi deve essere presentata non oltre il 31 marzo. (Intesa Stato Regioni sulla Certificazione di DSA, 25/7/2012)

• Possono richiedere colloquio con Coordinatore, Docenti del CdC, Dirigente, Referente

SEGRETERIA:
• Protocolla la diagnosi e rilascia una ricevuta di consegna –  Scarica il modulo nella sezione MODULISTICA
• Avvisa gli insegnanti coordinatori
• Avvisa referente DSA
• Inserisce la diagnosi nel fascicolo personale del bambino/a, ragazzo/a
• Accoglie e protocolla altra eventuale documentazione e ne inserisce copia nel fascicolo personale dell’ alunno, periodicamente aggiornato(le copie del PDP; le eventuali modifiche del PDP; eventuali verbali nel caso in cui la famiglia decida di non firmare il PDP con le eventuali annotazioni).

COORDINATORE:
• Informa i colleghi, anche di nuova nomina
• Inserisce copia della diagnosi nel registro dei verbali del CdC
• coordina la stesura del PDP;
• convoca i genitori per la condivisione del PDP

CONSIGLIO DI CLASSE
a) redige il PDP entro il 30 novembre
b) se la certificazione dell’alunno arriva in corso d’anno, stabilisce successivamente le scadenze per la compilazione PDP, entro comunque tre mesi dalla consegna.

“COMPITI DELLE PARTI COINVOLTE”

Verifica che nel PTOF sia presente un progetto sui DSA/BES con linee guida su:
• accoglienza
• presa in carico degli alunni
• compilazione del PDP

Stimola e promuove iniziative per rendere operative le procedure (condivise con Organi collegiali e famiglie) e controlla che siano attuate.
Tutela la libertà di scelta educativa delle famiglie e il diritto di apprendimento degli alunni.
Predispone, con il referente, su delibera del Collegio docenti, azioni di rilevazione precoce per individuare eventuali casi di DSA o altro BES
Predispone la trasmissione dei risultati delle azioni di rilevazione precoce con apposita comunicazione alle famiglie
Predispone le modalità per la consegna e la conservazione della documentazione protocollata della diagnosi, anche in base alla normativa sulla privacy
Monitora gli alunni con DSA/BES presenti nell’istituto
Controlla che la documentazione acquisita sia condivisa da tutti i docenti del Consiglio di classe
Garantisce che il PDP sia condiviso con i docenti, la famiglia, lo studente ed eventualmente i servizi sanitari

Verifica, insieme al referente, i tempi di compilazione del PDP (entro tre mesi dalla ricezione della diagnosi) e controlla la sua attuazione.
Promuove progetti mirati:

  • gestendo risorse umane e strumentali
  • assicurando il coordinamento delle azioni (tempi, modalità, finanziamenti)
  • prevedendo idonee modalità di riconoscimento dell’impegno dei docenti

Attiva il monitoraggio delle azioni messe in atto, per riproporle o apportare eventuali modifiche.
Promuove azioni di formazione e aggiornamento per insegnanti e genitori e ne assicura la qualità della formazione.
Garantisce la collaborazione culturale, professionale, sociale ed economica nel territorio interagendo con gli Enti locali.
Organizza e si fa garante del tutorato orientativo svolto dai docenti, al fine di costruire ed attuare significative staffette nella continuità.

“REFERENTE BES”

Collabora con il Dirigente Scolastico con compiti di informazione,
consulenza e coordinamento di attività di formazione per genitori e
insegnanti;
Predispone nel PTOF gli interventi finalizzati all’accoglienza degli studenti
con DSA, le azioni per supportare il personale docente;
Programma azioni di osservazione sistematica e di rilevazione precoce;
Sollecita i docenti ad approntare azioni di potenziamento a fronte di difficoltà scolastiche;
Partecipa al GLI d’Istituto;
Supporta i consigli di classe/team docenti;
Gestisce, eventualmente con colleghi formati, lo sportello d’ascolto DSA/BES;
Cura l’informazione sul sito web della scuola inerente DSA/BES;
Verifica l’esistenza in Istituto di supporti informatici adeguati e/o ne
propone l’acquisto;
Organizza o pubblicizza incontri di formazione e informazione per i
docenti e le famiglia;
Fornisce ai docenti indicazioni circa:

  • la normativa vigente e le aggiorna periodicamente;
  • le procedure da adottare per gli esami di stato e per le prove Invalsi;
  • gli strumenti compensativi e le misure dispensative per specifici casi;
  • i siti o piattaforme on line per la condivisione di buone prassi.

Rappresenta la figura ponte tra scuola, famiglia, operatori dei servizi
sanitari:

  • Funge da raccordo tra i docenti ed il Centro Territoriale di Supporto;
  • E’ in contatto con Associazioni, Enti ed Università;
  • Permette il raccordo tra i diversi ordini e gradi di scuola;

E’ tramite nel cambio di scuola;
Supporta i colleghi con indicazioni su materiali, strategie didattiche e valutazione;
Ricorda ai colleghi di inserire in tutti i verbali (compresa la relazione finale di presentazione della classe) tutte le misure e gli strumenti adottati durante l’anno in base al PDP
Avvisa i colleghi che occorre utilizzare strategie, misure dispensative e strumenti compensativi idonei anche quando l’alunno è in via di diagnosi.
Avvisa la segreteria di indicare, per le Prove INVALSI, la presenza di alunni con DSA e gli strumenti compensativi e le misure dispensative necessari a ognuno.
Prepara, per il Presidente di Commissione d’esame, l’elenco degli alunni con DSA, con riferimento al PDP e alla relazione finale di classe;
Consiglia ai genitori un aggiornamento della diagnosi ( dopo tre anni).
Monitora l’ applicazione del protocollo d’ accoglienza, allo scopo di una maggior consapevolezza sull’argomento.

“DOCENTE”

Scuola infanzia – Scuola Primaria – Scuola secondaria

Approfondisce le tematiche relative ai DSA/BES e conosce la normativa vigente;
Osserva le prestazioni e gli stili di apprendimento di tutti i suoi alunni;
Predispone, nelle proprie discipline, attività di accoglienza mirate alla creazione di un clima consapevole dei vari stili di apprendimento;
Applica le procedure per l’individuazione di eventuali alunni con DSA/BES (allegato 3 scuola primaria; allegato 4 scuola secondaria di primo grado);
Mette in atto strategie di recupero;
Concorda con il referente come comunicare alla famiglia l’approfondimento diagnostico;
Inizia, in attesa di diagnosi, ad attuare una didattica personalizzata;
Inizia un percorso di consapevolezza con l’allievo;
Prende visione della diagnosi e si confronta con il referente, i colleghi e la famiglia;
Opera nei confronti dello studente rispettando la sua sensibilità e aiutandolo a crearsi un’immagine positiva di sé e delle sue prospettive future;
Collabora collegialmente alla compilazione annuale del PDP; ne verifica, in
itinere, la validità ed eventualmente suggerisce modifiche;
Attua strategie educativo/didattiche di potenziamento, di aiuto compensativo e di misure dispensative;
Collabora con i colleghi nella ricerca di modalità di verifica e valutazione adeguate e specifiche;
Si aggiorna sulle nuove tecnologie e le utilizza;
Usa strategie compensative e misure dispensative diverse tra i vari alunni a parità di disturbo specifico.
Indica in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.

È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe -ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti -dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e dalla famiglia.
In tale situazione il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
(C.M. n. 8 del 6 marzo 2013)

“FAMIGLIA”

Partecipa ai momenti di osservazione delle difficoltà;
Collabora al potenziamento delle abilità residue.
Se le difficoltà persistono fa valutare il figlio dal SSN o ente privato accreditato
Consegna in Segreteria la certificazione diagnostica
Collabora con gli insegnanti
Collabora, condivide e sottoscrive il percorso didattico personalizzato
Sostiene la motivazione e l’impegno del proprio figlio nell’attività scolastica
Si adopera per promuovere l’uso di strumenti compensativi necessari individuati come efficaci per facilitarne l’apprendimento
Mantiene i contatti con il coordinatore di classe e i docenti in merito al percorso scolastico del figlio;
Media l’incontro tra eventuali esperti (educatori, tutor dell’apprendimento, doposcuola) che seguono il bambino nello svolgimento dei compiti pomeridiani e gli insegnanti di classe;
Contatta il Referente d’Istituto per i DSA in caso di necessità.
Partecipa al GLI
Procede per un aggiornamento della diagnosi ( dopo tre anni).

“ALLIEVI”

Nelle Linee Guida si riconosce agli studenti un ruolo importante nel loro percorso formativo.
“Gli studenti e le studentesse, con le necessarie differenziazioni in relazione all’età, sono i primi protagonisti di tutte le azioni che devono essere messe in campo qualora si presenti una situazione di DSA. Essi, pertanto, hanno diritto:

  • ad una chiara informazione riguardo alla diversa modalità di apprendimento ed alle strategie che possono aiutarli ad ottenere il massimo dalle loro potenzialità;
  • a ricevere una didattica individualizzata/personalizzata, nonché all’adozione di adeguati strumenti compensativi e misure dispensative.

Hanno il dovere di porre adeguato impegno nel lavoro scolastico.
Ove l’età e la maturità lo consentano, suggeriscono ai docenti le strategie di apprendimento che hanno maturato autonomamente.”

“GENITORI”

Consegnano diagnosi in segreteria –  Scarica il modulo nella sezione MODULISTICA
a) all’atto dell’iscrizione
o
b) al sopraggiungere della certificazione*
*Per gli alunni che frequentano gli anni terminali di ciascun ciclo scolastico la diagnosi deve essere presentata non oltre il 31 marzo. (Intesa Stato Regioni sulla Certificazione di DSA, 25/7/2012)

• Possono richiedere colloquio con Coordinatore, Docenti del CdC, Dirigente, Referente